venerdì 26 marzo 2010

In terra di Sardegna







Dorgali, Cala Gonone
e Cala la Luna,
lenta, lungo la costa
bella terra, di pietre e fiori
piena dei suoi colori
coi suoi silenzi e suoni
terra di vento e mare
col suo fiato ribelle
invaso, mai domato
terra di non sai dove
ma sempre e soltanto
terra propria, se stessa
che liscia la gobba al cielo
che sventa la notte in pieno
si nasconde per grotte
fiorisce in oleandri, ginestre
e tutti i gialli che sa poi partorire
terra di chi non rallenta, il passo
che basta un respiro, un gesto
terra che non mi annoio
e scordo il polpaccio lesso
e scordo il respiro scarso
e Cala la Luna in fiore
Cala Osalla, Fuili
terra di ciclamini,
terra in cui ci cammini
lento piede paziente
che anche quando non s’alza
scalza la pietra e balza
terra che sa la memoria
dai muri di casa in colore
il Supramonte di Orgosolo,
tratti di Gennargentu
terra di monti e cielo
terra di sole e neve
terra di cibo forte
di formaggio caldo
di bianco e poi di rosso
terra di carne e miele
terra di starci assieme
a dare un verso al tutto
a dare un senso al niente
terra di tutto quanto
terra di tutto il resto
terra in cui mi rattristo
solo un istante e poi
vada come vada
sento ancor più vicini
amici, compagni di strada
ci divido il pane, un frutto
dell'acqua, un po' di terra,
di fango, paradiso
in punta di sorriso
e vi scopro chi siamo
ci trovo chi sono stato
e mai ho dimenticato.

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